La guerra comincia qui - fermiamola!
La guerra comincia qui - fermiamola!

h18 incontro e dibattito

h20.30 cena

Durante l’ultimo anno e in particolare dall’inizio del genocidio in Palestina le pratiche di resistenza si sono moltiplicate dalle Università ai porti, dalle aree intorno alle basi NATO alle città, con la consapevolezza che la guerra sembra lontana ma comincia qui e ha effetti anche sui nostri territori e le nostre vite.

Dire che ‘la guerra comincia qui’ ha due implicazioni. La prima è che l’Italia è il primo esportatore di armi in Europa e partecipa, anche se in posizione marginale, ai conflitti in corso in tutto il mondo con armi tra cui munizioni, bombe, siluri, razzi, accessori, sistemi di puntamento, mappature. Tutta merce che viene prodotta nei nostri territori e circola sulle stesse rotaie, sulle stesse strade, per gli stessi porti e le stesse rotte marittime di qualunque altra merce, le mele, i giocattoli, i fazzoletti.

La seconda implicazione è la mobilitazione interna: i media fomentano nazionalismo e paura, l’economia si prepara alla guerra aumentando la produzione bellica e piegando il settore logistico civile alle necessità militari, la presenza di soldati armati nelle città è un fatto ormai assodato e normale, la repressione non è più solo un mezzo di controllo ma di vero e proprio governo della società, anche sui posti di lavoro.

Durante questo dibattito analizzeremo la centralità della logistica nelle guerre in corso, i commerci nel Mediterraneo verso e da Israele e non solo, ma anche le possibilità di resistenza nei territori, le conquiste dell’ultimo anno, le nuove alleanze, i terreni di lotta contro tutte le guerre degli Stati.

Ne parleremo con Carlo Tombola dell’Osservatorio Weapon Watch e altri contributi dai territori

Assemblea Antimilitarista Napoli

tra 3 giorni
Santa Fede Liberata
Via San Giovanni Maggiore Pignatelli 2
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