
María Galindo nasce a La Paz (Bolivia) nel 1964, studia psicologia e teologia, dopo un periodo in Europa, nel 1992 torna a La Paz, dove fonda il gruppo anarchico femminista libertario Mujeres Creando, che detta anzitutto una politica visuale adatta a risignificare gli spazi pubblici. Assieme al collettivo, Galindo fonda Radio Deseo, autogestisce uno spazio nel centro della capitale boliviana e pubblica, nel 2013, No se puede descolonizar sin despatriarcalizar.
Attraverso una scrittura “bastarda”, che unisce prosa e poesia, Femminismo bastardo è manifesto politico e articolo di giornale insieme, che passa in rassegna le questioni fondamentali del femminismo da una prospettiva anarchica e decoloniale.
Qui il femminismo bastardo è un modo per posizionarsi fuori da qualsiasi binarismo, sia quello di genere, quello tra Stato e popolazione indigena o quello tra vittima e carnefice. Riconoscersi come "bastarde" significa infatti rifiutare il progetto dello stato coloniale del meticciato (mestizaje) che classifica, gerarchizza e tenta di nascondere la “ferita coloniale” che ancora sanguina.