Sulla repressione delle antifasciste e degli antifascisti
Free All Antifas

Ogni anno in Ungheria la Giornata dell’Onore – raduno annuale che commemora i soldati nazisti ungheresi e tedeschi morti nel 1945 nell’assedio di Budapest da parte dell’Armata Rossa, celebrandone la “resistenza” – richiama neonazisti e neofascisti da tutta Europa. Una manifestazione tollerata dal governo ungherese, non riducibile al raduno di un gruppetto di nostalgici, che vede moltiplicarsi in quei giorni a Budapest episodi di violenza razzista, antisemita, sessista e omofoba. In seguito alle mobilitazioni antifasciste contro la Giornata dell’Onore a Budapest nel febbraio del 2023, un gran numero di compagə antifascistə sono statə oggetto di indagini da parte della magistratura e della polizia ungheresi e ricercat* in tutta Europa con l’aiuto delle polizie di numerosi paesi.

Le autorità ungheresi hanno scatenato una violenta campagna contro di loro, formulando accuse che arrivano al tentato omicidio, funzionali alla costruzione del nemico pubblico e a una vera e propria propaganda di odio. Alle condizioni terribili del sistema detentivo ungherese in cui si trovano tuttora alcunə compagnə si è affiancata la richiesta della procura di decine di anni di carcere per le antifasciste e gli antifascisti. Questa caccia all’antifascista è stato un esempio cristallino della collaborazione tra le forze dell’ordine europee – attraverso l’uso massiccio del mandato d’arresto europeo, l’incrocio di banche dati e lo scambio di informazioni di intelligence – nella criminalizzazione dell’antifascismo.

Maja e Tobias si trovano al momento detenutə nelle carceri ungheresi, Rexhino ‘Gino’ Abazaj è in carcere in Francia in attesa della decisione delle corti francesi sulla sua estradizione, mentre altrə 7 compagnə hanno deciso poche settimane fa di consegnarsi spontaneamente alle autorità tedesche in seguito alle pressioni subite anche da amicə e familiari nell’ossessiva ricerca deə antifascistə da parte dei governi europei.

Da anni, mentre nazionalismi e forze di destra avanzano in Europa, legittimati da ideologie autoritarie, patriarcali e razziste come quella del premier ungherese Orban, in vari paesi le pratiche antifasciste sono il bersaglio di teoremi giudiziari e di un attacco repressivo feroce. Così, mentre da un lato si chiude un occhio su chi diffonde odio e intolleranza, dall’altro si colpisce chi ogni giorno si oppone in prima persona a questa deriva e difende le comunità e i territori dal fascismo.

Ne parleremo con un compagno del comitato italiano di solidarietà Free ALL ANTIFAS

È nostro dovere non lasciare solə questə compagnə, moltiplicare i momenti di solidarietà e controinformazione, rivendicare l’antifascismo come pratica quotidiana.

LIBERTÀ PER MAJA, HANNA, NELE, LUCA, PAULA, CLARA, ZAID, MORITZ, PAUL, TOBI, GINO, GABRI, JOHANN

FREE ALL ANTIFAS!



Per ulteriori informazioni:

https://freeallantifas.noblogs.org/

https://www.basc.news/

27 giorni fa
LOSKA
Calata Trinità Maggiore, Napoli
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